Iniziative benefiche: Biosalus torna in Africa per regalare un nuovo pozzo d’acqua potabile
A ottobre 2019, per il quinto anno consecutivo, Biosalus torna in Africa con una nuova delegazione per regalare un altro pozzo di acqua potabile alle popolazioni di un villaggio interno del Kenya, vicino Malindi.
“Per noi è una bella tradizione ormai – ha commentato il brand owner di Biosalus, Mauro Messina – e quest’anno, per il quinto anno successivo, torniamo in Africa per regalare un sorriso. Sapere di poter fare qualcosa di utile per questi popoli – conclude Messina – ci riempie di gratificazione. Finalmente acqua potabile anche nei villaggi meno fortunati delle zone interne”.
Biosalus for Africa. Così si chiama il progetto che vede Biosalus Italia impegnata da un po’ di anni nel progetto di potabilizzazione delle aree interne del continente africano: dal Madagascar al Mozambico al Kenya, l’azienda leader in Italia per la produzione e distribuzione degli impianti di depurazione dell’acqua e di purificazione dell’aria, partirà per Malindi nell’ottobre 2019. Ma Messina tornerà in Africa con i collaboratori ogni giorno impegnati in azienda.
I primi nomi – comunicati a sorpresa durante il meeting nazionale del 2 luglio scorso a Ostuni – sono quelli di Martina Monetti (sede di Roma), Francesca Lorusso (sede di Napoli), Alessandro Melchiorre (sede di Brindisi) ed Erasmo Barberio (sede di Bari). Per tutti, una grande sorpresa e una profonda commozione: “Sono senza parole – ha detto Francesca Lorusso – perché non sapete da quanto tempo aspettavo questo momento!”. “Felicissima di far parte di questo progetto: un grande progetto per una grande azienda”, ha invece commentato Martina Monetti. “Non avevo dubbi – ha sorriso Alessandro Melchiorre, che in Africa ci era già stato – che la nostra azienda si sarebbe dedicata a un progetto così bello. Ogni volta è sempre una grande emozione”. “La mia azienda – ha concluso Erasmo Barberio – è diversa. Per questo la amo”.
Biosalus finanzierà anche quest’anno la costruzione di un pozzo gigante di acqua potabile in collaborazione con Amref, la onlus da molto tempo impegnata sul campo per lo sviluppo delle aree meno fortunate. I fondi sono quelli raccolti dalla vendita degli impianti nella Giornata mondiale dell’acqua, come annualmente annunciato.
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