Una delle più comuni malattie delle vie urinarie è la calcolosi, detta anche litiasi. Si tratta della formazione di calcoli (dal latino calculus, sassolino) lungo le vie urinarie. Questi ultimi si formano a causa della concentrazione di sostanze che si accumulano fino a diventare materiale solido.

I calcoli renali sono abbastanza comuni: ne soffre il 10% della popolazione maschile e il 5% della popolazione femminile. Di solito sono molto più frequenti per i soggetti tra i 30 e i 50 anni (fonte: Humanitas). Ma quali sono le cause più diffuse? E come possiamo prevenirli? Approfondiamo insieme l’argomento:

• Come si formano i calcoli renali

• Calcoli: quali sono le cause?

• Come prevenire i calcoli renali

• L’osmosi inversa per la prevenzione dei calcoli

Come si formano i calcoli renali

Per capire meglio il processo di formazione dei calcoli renali proviamo a immaginare lo zucchero che tende a precipitare verso il basso della tazzina di caffè. Allo stesso modo, se una sostanza contenuta nelle urine è più concentrata del normale, rischia di precipitare e cristallizzarsi, dando origine ai calcoli. Nei soggetti sani ciò non avviene, perché nelle urine ci sono delle sostanze in grado di contrastare in modo efficace la cristallizzazione. Un buon motivo per adottare buone abitudini che possono garantire il corretto funzionamento dell’apparato urinario.

Calcoli: quali sono le cause?

Alla base della formazione dei calcoli renali possono esserci molteplici fattori. Tra questi ci sono:

• Ereditarietà, se si hanno familiari che ne soffrono;

• Dieta ricca di proteine, sodio e zuccheri e povera di fibre;

• Obesità e aumento di peso;

• Disidratazione;

• Farmaci assunti di frequente, come l’aspirina, gli antiacidi, i diuretici, alcuni antibiotici, alcuni antiretrovirali e alcuni antiepilettici;

• Malattie dell’apparato digerente e particolari interventi chirurgici (ad es. il bypass gastrico).

Si può facilmente dedurre che, per la prevenzione, sia importante seguire una dieta sana e bere molta acqua, in modo da diluire le urine ed evitare la concentrazione dei prodotti di scarto.

La prevenzione dei calcoli

Cosa possiamo fare per prevenire la formazione dei calcoli renali? Mangiare e bere in modo sano ci può sicuramente aiutare. L’acqua, in modo particolare, è un elemento importante in questo senso, tanto da essere considerata un’autentica cura naturale. Per combattere in modo efficace i calcoli renali, dunque, e per favorirne la naturale espulsione, l’acqua è fondamentale. Bere acqua pura e salubre, infatti, è la soluzione ideale. È molto importante prestare attenzione al residuo fisso dell’acqua: parliamo della quantità di sali naturalmente presenti (e disciolti) nell’acqua. Ogni acqua minerale ha una sua percentuale di sali contenuti e quindi uno specifico residuo fisso. Le acque con residuo fisso più basso contengono una minore concentrazione di sodio e vengono definite dolci. Per questo, se vogliamo prevenire la formazione di calcoli, è consigliabile bere acqua con un basso residuo fisso.

L’osmosi inversa per la prevenzione dei calcoli renali

Bere acqua è il modo migliore per eliminare tossine e batteri e, di conseguenza, per svuotare la vescica regolarmente.

Ma bisogna scegliere con attenzione quale acqua bere. Avere in casa un depuratore d’acqua sempre pronto all’uso può essere un valido aiuto per il benessere di tutta la famiglia.

La tecnologia a osmosi inversa, infatti, permette di trattenere fino al 99% degli agenti inquinanti eventualmente presenti nell’acqua. Inoltre, i sistemi di filtrazione per uso domestico permettono di regolare il residuo fisso dell’acqua in base alle proprie esigenze, erogando acqua di qualità. Senza contare il notevole risparmio di tempo, denaro e rifiuti in plastica.

Mantenere il corretto livello di idratazione non sarà più un problema, e noterai una netta differenza anche nella preparazione dei cibi, tè, tisane e altre bevande utili a integrare il quantitativo d’acqua che assumi ogni giorno.

Insomma, prenderti cura di te e dei tuoi cari sarà più semplice che mai. Sapevi che la giusta idratazione fa bene anche al cuore?

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