Lo svezzamento è un momento emozionante quanto delicato nella vita di mamma e bambino. In questa fase, infatti, i piccoli scoprono nuovi alimenti oltre al latte materno. Ma qual è il ruolo dell’acqua? E come scegliere quella giusta? Di seguito parleremo proprio di queste tematiche:
- Quando si può dare l’acqua ai neonati?
- Quanta acqua devono bere i bambini?
- Come aiutare il tuo bambino a bere più acqua
- Come scegliere l’acqua più adatta ai neonati
- Acqua depurata a osmosi inversa: è indicata per i piccoli?
Quando si può dare l’acqua ai neonati?
A quanti mesi si può dare l’acqua ai neonati? L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di far bere al bambino solo il latte materno (o quello in formula) fino a sei mesi, senza aggiungere altro.
Questo perché l’acqua e gli altri liquidi rischiano di riempire lo stomaco dei piccoli, provocando un falso senso di sazietà. È durante il periodo dello svezzamento che il bambino può iniziare ad assumere acqua: all’inizio si può partire con una quantità ridotta, magari al momento della pappa.
Quanta acqua devono bere i bambini?
A questo punto è facile domandarsi quale sia la giusta quantità d’acqua che i bambini dovrebbero bere. La risposta è semplice: all’inizio bastano piccole quantità, con il biberon o in piccole tazze.
Dopo il primo anno di vita, con il diminuire del latte materno, il fabbisogno d’acqua inizia ad aumentare e si arriva a un litro al giorno, per poi avvicinarsi sempre più a quello di una persona adulta.
Come aiutare il tuo bambino a bere più acqua
All’inizio il piccolo può avere qualche difficoltà nel bere in autonomia. Per facilitare questo gesto esistono comode tazze, diverse per ogni fascia d’età, dotate di beccucci che favoriscono la giusta posizione delle labbra e ne impediscano la fuoriuscita accidentale.
Il consiglio è di scegliere una tazza dai colori vivaci, in grado di attirare l’attenzione e la curiosità del bambino e rendere piacevole il suo utilizzo, come fosse un gioco.
Come scegliere l’acqua più adatta ai neonati
Molte mamme si chiedono quale sia l’acqua più adatta per i neonati e come fare a sceglierla. Di sicuro è preferibile optare per un’acqua oligominerale naturale, non effervescente.
Che dire dell’acqua del rubinetto? È adatta anche per i neonati? Anche se nella maggior parte dei casi è considerata potabile, potrebbe non essere del tutto affidabile (per l’eventuale presenza di cloro o altre sostanze nocive).
Dotarsi di un depuratore d’acqua a osmosi inversa può essere la scelta ideale in questi casi, per essere certi di tutelare la salute del neonato ma anche degli altri componenti della famiglia.
Un parametro importante di cui tenere conto è il cosiddetto residuo fisso: si tratta della quantità di minerali che restano nell’acqua dopo averla fatta bollire (a una temperatura di 180°). L’acqua più idonea ai neonati dovrebbe avere una concentrazione di sali minerali non superiore ai 140 ml/lt perché queste sostanze sono già contenute nel latte.
Acqua depurata a osmosi inversa: è indicata per i piccoli?
L’acqua depurata con il metodo dell’osmosi inversa è particolarmente adatta per i neonati. Ciò perché i depuratori che utilizzano questa tecnologia permettono di regolare la quantità dei sali minerali rilasciati nell’acqua.
In questo modo offrono l’opportunità di bere acqua pura e salubre ma anche personalizzata in base alle esigenze di ciascun componente della famiglia. Il tutto avviene con estrema semplicità e con il vantaggio di risparmiare tempo e fatica impiegati nell’acquisto di bottiglie in vetro (quelle solitamente consigliate alle mamme che iniziano a dare acqua ai propri piccoli).
L’acqua osmotizzata, inoltre, può essere impiegata per preparare il latte artificiale nel modo più sano e sicuro, oltre a essere un vero toccasana nella fase dello svezzamento.
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