La giusta idratazione è un’ottima abitudine per mantenere il nostro organismo in salute. Bere acqua è un gesto indispensabile per il corretto funzionamento dei vari organi del nostro corpo e per le funzioni biologiche che ci tengono in vita. Sappiamo che la giusta quantità che dovremmo assumere è 2 litri al giorno ma quali sono, nello specifico, i suoi effetti sul nostro cuore? Di seguito andremo a fondo su questo argomento:
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Acqua e apparato cardiocircolatorio
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Quali sono i benefici dell’acqua per il cuore
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Perché l’acqua riduce i problemi cardiaci
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Quale acqua bere per star bene
Acqua e apparato cardiocircolatorio
Bere acqua aiuta il cuore a pompare più facilmente il sangue attraverso i vasi sanguigni, di conseguenza mantiene i muscoli ben irrorati. Al contrario, la disidratazione comporta un maggior affaticamento del cuore.
Ma c’è di più: studi scientifici hanno riscontrato una diminuzione del rischio d’infarto di oltre il 40% in quei soggetti che bevevano almeno 5 bicchieri d’acqua al giorno.
L’acqua, inoltre, è in grado di regolare la pressione sanguigna: nei soggetti che soffrono di ipertensione, l’acqua favorisce la diuresi, aiutando i reni ad espellere più acqua (quindi anche sodio). Ciò permetterebbe di abbassare la pressione in modo del tutto naturale.
Acqua e cuore: quali sono i benefici?
Ma quali sono i benefici che l’acqua apporta nei confronti dell’apparato cardiocircolatorio?
«L’idratazione riduce la viscosità del sangue e il rischio di trombosi», si legge su Water & health, pubblicazione della Federazione Mondiale del Termalismo e Climatoterapia (Femtec). «Le acque oligominerali povere di sodio sono utili nel controllo della pressione».
La disidratazione, al contrario, diminuisce le prestazioni atletiche e quelle intellettuali, come la memoria a breve termine, l’attenzione, la fatica, le abilità aritmetiche, la velocità psicomotoria e la velocità delle decisioni percettive.
(Fonte: Water & health, Femtec)
L’acqua può prevenire il rischio di problemi al cuore?
L’acqua svolge un ruolo importante nella prevenzione dei disturbi cardiaci. I sali minerali in essa contenuti sono coinvolti nei processi che regolano le attività cellulari. Le molecole d’acqua, inoltre, sono in grado di ridurre il rischio di formazione di trombi all’interno dei vasi sanguigni.
Come spiega la Dr.ssa Antonella Ciccarone, cardiologa, «il consumo di acqua può influenzare notevolmente la fluidità del sangue (costituito d’acqua per l’80%). Per esempio, se non adeguatamente idratati, i globuli rossi possono diventare viscosi secondo uno schema detto formazione di rouleaux (in pratica le cellule ematiche aderiscono l’una all’altra formando file o impilandosi, il che impedisce al sangue di scorrere liberamente attraverso le coronarie, che sono le arterie che portano ossigeno e nutrimento al nostro cuore)».
«La formazione di questi rouleaux è una condizione grave che aumenta il rischio di infarto ma è reversibile aumentando il consumo di acqua osmotizzata (adatta a questo scopo perché la sua struttura molecolare e la carica elettrica le consentono di penetrare rapidamente le cellule idratandole)» aggiunge la cardiologa. «Viste queste premesse ci si augura che futuri studi clinici possano ulteriormente dimostrare i benefici di questa acqua sul sistema cardiovascolare anche quando le terapie mediche convenzionali non ci riescono».
L’acqua ideale per chi soffre di cuore
Secondo la Dr.ssa Ciccarone, «l’acqua osmotizzata per la sua purezza e neutralità si diversifica dalla comune acqua che noi solitamente conosciamo. È considerata un valido alleato per la salute. Ormai sono noti gli effetti protettivi di tale acqua sul nostro sistema cardiovascolare. Per esempio nell’ipertensione arteriosa (condizione patologica caratterizzata da un aumento dei valori di pressione sisto-diastolica superiori a 140/85 mmHg e considerata la prima malattia cronica cardiovascolare nei paesi industrializzati), l’acidosi del sangue causa un aumento della pressione arteriosa attraverso due meccanismi diversi: la diminuzione dell’ossigeno nel sangue e la presenza di residui acidi che ingombrano le pareti delle arterie. Consumare acqua osmotizzata aiuta quindi a mantenere in equilibrio i valori pressori».
Un modo semplice ed efficace per avere acqua osmotizzata sempre a disposizione, è dotarsi di un depuratore a osmosi inversa. Uno dei numerosi vantaggi di bere acqua depurata è quello di favorire la diuresi, contrastando l’ipertensione.
Esistono diversi tipi di acqua, ma quella povera di sodio è senz’altro più indicata per chi soffre di patologie cardiovascolari. Ne avevamo già parlato a proposito di acqua osmotizzata e diabete: questo metodo di depurazione favorisce il trasporto di sostanze nutritive essenziali alle cellule e permette di trattenere agenti chimici dannosi, per la sicurezza di tutta la famiglia.
Avere un depuratore in casa o in ufficio rappresenta un’ottima forma di prevenzione dai rischi della disidratazione. Vuoi conoscere da vicino la qualità dell’acqua che bevi e scoprire come migliorarla? Richiedi un’analisi gratuita dell’acqua e inizia a cambiare in meglio la tue abitudini.