Scopri i segreti sull’acqua da bere in gravidanza e scegli il benessere del tuo bambino.
Sai già che acqua bere in gravidanza? Nel periodo della gravidanza e dell’allattamento, mamma e figlio condividono la stessa alimentazione. Hanno a disposizione gli stessi elementi nutrizionali ed è per questo che la dieta della donna in gravidanza deve essere impostata in modo da tutelare il benessere e soddisfare i bisogni nutrizionali di entrambi.
Perchè è importante scegliere con cura l’acqua da bere in gravidanza
Particolare attenzione deve essere riposta nella scelta di ciò che si mangia e di ciò che si beve, perché attraverso il cordone ombelicale il feto riceve dalla madre le sostanze indispensabili per vivere, come se mangiasse e respirasse, e restituisce le sostanze di scarto che verranno espulse dalla madre attraverso i polmoni, l’urina e le feci.
Quali sono i danni che un’acqua di scarsa qualità può provocare nei neonati e nei bambini?
È del 1945 la teoria dello scienziato francese Claude Vincent che correlava la scarsa qualità dell’acqua con la comparsa di patologie croniche come ictus, infarto, trombosi e cancro. Oggi, grazie all’evoluzione delle tecniche e all’affinamento della ricerca, esiste una vasta documentazione scientifica, accessibile a chiunque grazie alle moderne tecnologie di comunicazione, che dimostra quanto la qualità dell’acqua che beviamo incida direttamente sulla nostra salute.
E ricercando fonti scientificamente attendibili, ci si imbatte anche nella cosiddetta “pandemia silenziosa”: un complesso di disturbi del comportamento nei bambini direttamente provocati dall’inquinamento.
Ne parla la rivista Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche al mondo, che nel 2006 pubblicò i risultati di una ricerca secondo la quale sarebbe in atto una “pandemia silenziosa” di deficit neuro-comportamentali nei bambini. Una pandemia che erode l’intelligenza e altera i comportamenti dei bambini, determinando l’insorgere di deficit dell’attenzione (ADHD) e dislessia, ad esempio, fino a patologie ancora più gravi come l’autismo. Tali patologie sono correlate alle tracce di metalli pesanti, diossine, IPA, toluene ed altre sostanze ancora non identificate che sono emerse a seguito delle analisi effettuate sul campione di bambini. I deficit neuro-comportamentali riguarderebbero circa il 16% dei bambini di tutto il mondo, nei quali si assiste ad una complessiva riduzione del Quoziente Intellettivo.
Dunque, che acqua bere in gravidanza?
Oltre a seguire una dieta il più possibile varia contenente tutti i principi nutritivi, è opportuno bere almeno 2 litri di acqua al giorno, per garantire alla mamma e al feto una corretta idratazione e favorire una giusta depurazione.
L’acqua di casa o confezionata, seppure potabile, può contenere sostanze dannose per il nostro organismo: residui di cloro, metalli ed altri inquinanti chimici.
Per la donna incinta la miglior scelta è indubbiamente l’acqua depurata
Vediamo perché è opportuno dotarsi di un depuratore domestico per avere acqua di qualità sempre disponibile in gravidanza e allattamento.
Alla luce delle odierne evidenze scientifiche, la neo-mamma non può che scartare a priori l’acqua imbottigliata in PET, sia per salvaguardare sé stessa e il feto dalle sostanze cancerogene rilasciate dalla plastica, sia per tutelare l’ambiente e il futuro del proprio bambino dal massiccio inquinamento da plastiche e microplastiche.
In secondo luogo, la scelta dell’acqua depurata è motivata dai risultati davvero impressionanti pubblicati nel marzo 2011 dal New England Journal of Medicine sullo studio effettuato su donne in gravidanza che ha indagato le sostanze trasmesse al feto attraverso il cordone ombelicale. Ebbene, i ricercatori hanno rintracciato nel cordone ombelicale almeno 300 sostanze chimiche industriali, dannose per la salute umana. Gli stessi ricercatori hanno affermato che se avessero posseduto idonei kit probabilmente il numero delle sostanze chimiche rintracciate nel cordone ombelicale sarebbe stato più elevato.
Questa ricerca ha evidenziato che le abitudini alimentari e le abitudini di vita delle donne in gestazione incidono fortemente sul rischio che i propri figli possano sviluppare malattie cronico-degenerative nell’infanzia. Si stima che in Italia (fonte: registri-tumori.it, ndr) ogni anno si verifichino circa 1400 nuovi casi di tumori maligni nei bambini di età compresa fra 0 e 14 anni. Esiste, infatti, una maggiore vulnerabilità agli inquinanti negli organismi in accrescimento ed, inoltre nei feti c’è una maggiore permeabilità della barriera ematoencefalica e una minore capacità di eliminazione dei tossici perché i sistemi di depurazione e disintossicazione non sono ancora completamente sviluppati.
L’acqua depurata tutela salute e benessere della mamma e del bambino
L’American Cancer Society afferma che circa un terzo dei nuovi casi di cancro è direttamente connesso ad un’alimentazione errata, con percentuali variabili fra il 33 ed il 38%. In Italia si contano circa 368mila nuovi casi tumore all’anno, ed è facile calcolare che un’alimentazione corretta permetterebbe di prevenire il cancro in almeno 120mila persone all’anno. E, nell’alimentazione, un ruolo importante lo riveste sicuramente un alimento principe come l’acqua. E, alla luce delle ricerche citate, l’acqua depurata risulta essere la scelta preferibile per prenderci cura della nostra salute, risparmiare denaro, tempo e fatica, tutelando l’ambiente dall’inquinamento da plastiche e microplastiche.
I sistemi di depurazione domestica, infatti, abbattono i rischi chimici, fisici e microbiologici legati all’acqua fino al 99%: eliminano i batteri; riducono la salinità, il cloro e i prodotti disinfettanti in eccesso; trattengono le sostanze chimiche organiche e inorganiche, i nitrati, i metalli pesanti; depurano dai pesticidi e dai diserbanti e da tutte le particelle che l’acqua, nel suo cammino trascina con sé.
Il sistema più efficace di filtrazione e depurazione dell’acqua è l’osmosi inversa, basata su un principio fisico che è la tendenza spontanea di due liquidi a ridurre la differenza di concentrazione fra loro grazie al principio della diluizione delle sostanze.
Esiste un’ampia scelta di sistemi di depurazione ad osmosi inversa per le nostre abitazioni. Ogni soluzione è studiata per rispondere alle diverse esigenze di installazione e alle abitudini di consumo, garantendo sempre elevata qualità dell’acqua e grande facilità di manutenzione nel tempo.
I depuratori di acqua ad osmosi inversa favoriscono il rinnovamento cellulare, il migliore assorbimento vitaminico e salino, la diuresi, la corretta idratazione, contrastano ipertensioni-calcolosi-ritenzione idrica, ed aiutano l’eliminazione di scorie e tossine
I depuratori di acqua ad osmosi inversa si posizionano comodamente sotto il lavello della cucina e sono in grado di erogare, in ogni momento acqua purificata liscia a temperatura ambiente. Esistono anche modelli in grado di erogare acqua naturale e frizzante, sia fredde che a temperatura ambiente, e modelli dotati di filtro alcalino, inoltre, che produce acqua in grado di equilibrare il pH corporeo, agevolando l’assorbimento al 100% di sostanze essenziali per la nostra salute come calcio, magnesio e potassio.
Ricordiamoci che le nostre scelte determinano il futuro dei nostri bambini al pari del DNA.
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