I benefici dell’acqua alcalina

I benefici dell’acqua alcalina

Scopriamo tutti i vantaggi dell’acqua alcalina: Le ricerche e gli studi clinici.

Una corretta idratazione è importante per sostenere un buono stato di salute generale dell’organismo ma è determinante per coloro che praticano attività fisica e, soprattutto, per i professionisti dello sport. Sappiamo che l’acqua rappresenta il 60% del peso del nostro organismo ed è proprio l’acqua intracellulare ed extracellulare a regolare diverse funzioni fisiologiche.

benefici acqua alcalina

L’acqua, infatti, favorisce l’omeostasi (la tendenza naturale al raggiungimento di una stabilità), facilita gran parte delle reazioni biochimiche, diluisce particelle e composti, consente il trasporto dei metaboliti e accelera l’utilizzo dei sottoprodotti. Inoltre, l’acqua assume importanza nei meccanismi di termoregolazione, nutre e idrata tessuti e organi.

L’acqua, madre della nutrizione cellulare

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Sì, l’acqua è in grado di nutrire il nostro organismo, essendo il principale alleato del sistema immunitario poiché favorisce la diffusione capillare di micronutrienti come zinco, selenio, ferro, rame, acido folico e vitamine dei gruppo A, B, C ed E. Se, poi, l’acqua ha un pH alcalino i vantaggi sono maggiori. Lo rivelano i risultati di uno studio clinico pubblicato dal Journal of the International Society of Sports Nutrition (Jissn), nel quale si evidenzia che l’acqua alcalina ionizzata, con pH superiore a 9.5 (il pH acidità, neutralità e alcalinità di un liquido organico), è in grado di favorire un maggior reintegro dei liquidi e un miglior recupero muscolare rispetto all’acqua oligominerale.

La ricerca, svoltasi presso il Centro Clinico di ricerca di Camden, nel New Jersey, ha coinvolto cento individui adulti (cinquanta uomini e cinquanta donne) sottoposti ad allenamenti in situazioni proibitive: ambienti caldi e con un’umidità fino al 70%. L’allenamento ha provocato una riduzione del loro peso del 2%, indice di un lieve stato di disidratazione. Divisi in due diversi gruppi, i partecipanti sono stati successivamente reidratati con lo stesso quantitativo di liquidi: il primo gruppo ha bevuto acqua alcalina elettrolizzata (ad alto pH), il secondo gruppo acqua oligominerale.

Più idratati con l’acqua alcalina

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Nelle due ore successive alla reidratazione, i ricercatori hanno analizzato alcuni biomarcatori di riferimento, a riposo e nel momento di recupero. Sono stati confrontati i valori relativi alla viscosità del sangue, alla bio-impedenza (la capacità di conduzione elettrica) e la massa corporea. In particolare, proprio la densità sanguigna è determinante nel confronto del differente potere di idratazione dell’acqua alcalina rispetto all’acqua oligominerale. Dopo la disidratazione provocata dall’attività fisica, l’acqua alcalina ha prodotto nei soggetti studiati una diminuzione media della viscosità sanguigna del 6,30%, contro il calo del 3,36% provocato dall’acqua oligominerale. Non solo. Coloro che avevano bevuto acqua alcalinizzata hanno mostrato di avere uno stato di idratazione migliore anche durante allenamenti ad intervalli ad alta intensità. In altri termini, i bevitori di acqua alcalina avevano effettivamente ripristinato i normali livelli di idratazione entro un’ora.

Migliore recupero muscolare con l’acqua alcalina

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Oltre agli effetti di idratazione, i test hanno contribuito a dimostrare la correlazione fra consumo di acqua alcalina e recupero muscolare. Secondo lo studio, l’acqua con pH fra 7 e 9 è in grado di favorire un utilizzo molto più efficiente dell’acido lattico da parte dell’organismo.

Lo conferma anche un recente studio voluto dal Ministero della Scienza e dell’Istruzione Secondaria della Polonia che ha coinvolto gruppi di calciatori: alcuni idratati con acqua oligominerale, altri con acqua alcalina. Negli atleti idratati con acqua alcalina è stato evidenziato un miglior stato di idratazione e un recupero muscolare accelerato, connesso a un utilizzo molto più efficiente dell’acido lattico, anche nel corso di un protocollo di allenamento ad intervalli ad alta intensità.

La produzione di acido lattico durante l’esercizio fisico può provocare affaticamento muscolare e riduzione delle prestazioni. Questo stato di acidosi rallenta l’organismo poiché inibisce la produzione di ATP (la cosiddetta molecola dell’energia) e interrompe l’attività di produzione dell’energia stessa. Ecco perché aumentare il pH dell’organismo prima e durante l’attività sportiva crea un ambiente più vantaggioso per le prestazioni atletiche.

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