Biosalus Italia pulirà i mari italiani insieme a Worldrise: obiettivo acqua pulita!

Biosalus Italia pulirà i mari italiani insieme a Worldrise: obiettivo acqua pulita!

Acqua pulita? Il sogno di Biosalus Italia inizierà da 3 siti italiani: Bari, Napoli e Ostia.

Biosalus Italia, azienda leader per la produzione e la distribuzione di depuratori d’acqua e purificatori d’aria, prosegue nel suo impegno sociale e oltre a progettare e realizzare pozzi di acqua potabile in Africa al fianco di Amref (la prossima missione è prevista per ottobre 2019), già pensa al futuro e mette in cantiere un’iniziativa in favore dei mari italiani.

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Insieme a Worldrise – organizzazione mondiale no profit – l’anno prossimo Biosalus Italia pulirà le spiagge di 3 siti italiani in 3 regioni italiane: Bari (Puglia), Napoli (Campania) e Ostia (Lazio). “Siamo felici di intraprendere questo progetto insieme a Worldrise – ha annunciato il brand owner della società, Mauro Messina, durante il meeting nazionale che si è svolto a Ostuni a inizio luglio – perché siamo sensibili alla necessità del mare. Il mare ha bisogno di noi, del nostro impegno quotidiano e di tutto il nostro sforzo. Per questo – ha spiegato Messina – Biosalus si impegnerà a ripulire le spiagge delle 3 location individuate per favorire il respiro dei mari vicini. Un piccolo gesto fatto con convinzione può produrre risultati importanti”.

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È dello stesso avviso Mariasole Bianco, scienziata dei mari e presidente di Worldrise, oltre che volto del noto programma televisivo ‘Kilimangiaro’ di Rai 3: “Anche il più piccolo contributo può portare grandi cambiamenti, e il fatto che l’azienda Biosalus sia così ricca di giovani è una cosa assai positiva”.Mariasole Bianco ha partecipato al meeting del 2 luglio, e in quella occasione ha spiegato che i 3 siti naturali individuati saranno oggetto di un lavoro di squadra: “I gruppi di lavoro trasversali saranno formati da 10 persone ciascuno e si occuperanno di reperire tutti gli oggetti di plastica abbandonati sulle spiagge, che successivamente saranno censiti e contati”. “L’esperienza – ha aggiunto – comincia con un po’ di scetticismo, ma poi diventa entusiasmante e contagiosa. Gli adulti vanno a prendere i bambini e insieme si cerca di fare qualcosa per il mare, che ha tanto bisogno di noi”.

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